Nello stesso reato incorre anche colui che rivela pubblicamente il contenuto di tali comunicazioni, le quali avrebbero dovuto rimanere segrete. È il caso di chi si traveste spacciandosi per un’altra persona, oppure di chi invia email camuffate da messaggi della banca con cui si chiede di riferire le credenziali d’accesso https://www.studio-legale-roma.com/avvocati-penalisti-cassazionisti-rho.html